Con il termine espressività corporea, facciamo riferimento ai movimenti che il corpo esibisce durante la danza, durante la comunicazione e altro ancora. Attraverso il nostro corpo, infatti, entriamo in relazione con l’ambiente circostante sempre, anche se nella modernità questo contatto con il proprio corpo sta via via cessando, ricordandoci del nostro corpo solo quando è sofferente e stressato a causa dei ritmi frenetici della vita.

Ad oggi, si tende a pensare che la comunicazione avvenga solo mediante la voce, invece noi comunichiamo molto di più attraverso il corpo, soprattutto attraverso i gesti, quindi conoscerli e saperli gestire ci consente di instaurare una comunicazione più efficiente con gli altri . Questa comunicazione prende il nome di comunicazione non verbale. Per raggiungere tale obiettivo, bisognerebbe aiutare le persone ad acquisire una maggiore padronanza del proprio corpo e dei mezzi espressivi attraverso anche alcuni laboratori che si occupano di stimolare questa espressività corporea.

Queste attività possono essere utilizzate anche in ambito psichiatrico perché si presentano come attività di gioco e divertenti quindi questo aspetto può stimolare i pazienti.

Non c è una tecnica che la persona deve imparare, perché l’opera, il movimento e la musica devono soddisfare il soggetto e quindi l’espressione è libera, e proprio per questo non esistono movimenti giusti o sbagliati. Questi laboratori di espressività corporea possono aiutare i pazienti psichiatrici che possono avere innanzitutto difficoltà nell’imparare e nel ricordare delle tecniche e dei movimenti precisi, e poi che tendono ad essere distanti dal proprio corpo non prestando attenzione alle sensazioni e alle emozioni. Inoltre tali laboratori stimolano la creatività e l’improvvisazione che in certe patologie risulta carente.

Benefici sul soma e sulla psiche

L’uso terapeutico del movimento integra diversi aspetti emotivi e cognitivi. Utile per i disturbi alimentari perché porta all’accettazione del proprio corpo e ad un aumento dell’autostima, per i disturbi psicosomatici e per quelli della sfera più ampia dell’identità.

La terapia insegna:

Il terapeuta accomapagna l’assistito durante un intervento dal punto di vista emozionale, cognitivo, con il linguaggio del corpo adattando continuamente le altre procedure. Gli interventi si combinano in modo variabile a seconda del decorso della terapia e delle tecniche di lavoro.

Ci si rivolge a persone di tutte le età e di differenti origini culturali e sociali. Il metodo è adatto per per terapie singole e di gruppo, e può essere usato come unica terapia in aggiunta ad altre forme terapeutiche.